Carlo del Prete  – Trasvolatore Atlantico

Carlo del Prete

Carlo del Prete
Carlo del Prete

Carlo Del Prete (Lucca, 21 agosto 1897 – Rio de Janeiro, 16 agosto 1928) è stato militare ed aviatore, celebre per le sue trasvolate con Francesco De Pinedo e con Arturo Ferrarin, che lo portarono sino in Australia e nelle Americhe. Stabilì diversi record di permanenza in volo e di distanza percorsa.

Entrato giovanissimo in Accademia Navale, a Livorno, partecipa alla guerra di Libia. Nel 1915 è nominato guardiamarina, durante la Prima Guerra Mondiale, si imbarca sulla” Giulio Cesare” e poi sull’esploratore “Aquila”; quindi, nei sommergibili con i quali partecipa alla Beffa di Buccari, così battezzata da Gabriele D’Annunzio, nella notte fra il 10 e l’11 febbraio 1918.

Nel dicembre 1917, come osservatore, effettua il suo primo volo presso la prima squadriglia idrovolanti di Venezia. Nell’ottobre 1922 consegue il brevetto di pilota di idrovolante; nel 1923 consegue a pieni voti la laurea in ingegneria meccanica ed elettrotecnica. Ottiene il comando dell’idroscalo di Sesto Calende, dove dimostra notevoli doti nel pilotaggio ed organizzative. Viene notato da Francesco De Pinedo che lo vuole al suo fianco nella progettazione delle loro imprese.

Nel 1927, con Francesco De Pinedo e il motorista Vitale Zacchetti, fu ufficiale di rotta e secondo pilota a bordo di dell’idrovolante Savoia-Marchetti S.55 nominato “Santa Maria”, assieme condussero la trasvolata Atlantica dall’Europa alle Americhe. La trasvolata iniziò il 13 febbraio 1927 a Elmas (Cagliari), toccò Buenos Aires, da lì in Arizona e poi New Orleans, Memphis, Chicago, Terranova, le isole Azzorre, Lisbona, Barcellona con arrivo finale al Lido di Ostia il 16 giugno, dopo 43.820 km di volo per complessive 279 ore e 40 minuti. Nel maggio 1928, in coppia con Arturo Ferrarin, a bordo di un aeroplano Savoia-Marchetti S.64 conquistò il primato mondiale di durata di volo in circuito chiuso (7 666 km in 58 h 37 min). A luglio dello stesso anno, assieme ad Arturo Ferrarin, sempre a bordo del Savoia-Marchetti S.64 conquistano il primato di distanza senza scalo da Montecelio (Roma) a Touros (Brasile), percorrendo in 49 h 19 m 7 163 km. Per queste straordinarie imprese venne Insignito di medaglia d’oro al valore aeronautico.

L’8 agosto 1928, in Brasile, mentre con Ferrarin stanno effettuando delle dimostrazioni sul nuovo idrovolante S.62 hanno un incidente. L’idrovolante precipita, Ferrarin è lievemente ferito, Carlo Del Prete riporta la frattura di entrambe le gambe e del femore. Gli viene amputata una gamba, ma le sue condizioni peggiorano fino al sopraggiungere della morte il 16 agosto 1928 a Rio de Janeiro.